E’ ormai uno dei maggiori testi spirituali del XX secolo. Il « Testamento » di Christian de Chergé, monaco di Nostra Signora dell’Atlas, è un testo di grande profondità, ma anche di vera dimensione letteraria.
Di una straordinaria densità, questo testo fu redatto nel dicembre 1993, due anni prima dei tragici eventi, in un’epoca in cui gli estremisti islamici lanciavano un ultimatum imponendo a tutti gli stranieri di lasciare il suolo algerino. Christian de Chergé, con una penna precisa e sconvolgente, annuncia la scelta irrevocabile di una « vita donata a Dio e a questo Paese ».
Nel maggio1996, venendo a conoscenza della morte dei monaci, la famiglia di Christian de Chergé scopre con emozione il contenuto della lettera inviata dal priore due anni prima. Presentendo che un tale testo va molto al di là del quadro familiare ed è indirizzato a tutti, i parenti di Christian de Chergé prendono contatti con il quotidiano « La Croix » per proporre la pubblicazione del Testamento. A partire da quel momento, il testo non smette di essere letto e riletto da tutti quelli che lo scoprono.
Le Testament lu par Dom Eric, Abbé d'Aiguebelle (CD Tibhirine 10ème anniversaire - Choeur des moines de l'Abbaye d'Aiguebelle)
Quando si profila un A-DIO...
Se mi capitasse un giorno – e potrebbe essere oggi – di essere vittima del terrorismo che sembra voler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Algeria, vorrei che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia, si ricordassero che la mia vita era “donata” a Dio e a questo paese. Che essi accettassero che l’unico Signore di ogni vita non potrebbe essere estraneo a questa dipartita brutale. Che pregassero per me: come essere trovato degno di una tale offerta? Che sapessero associare questa morte a tante altre ugualmente violente, lasciate nell’indifferenza dell’anonimato.
Trovare il Testamento di Christian de Chergé tradotto in 12 lingue
sul sito dell’Ordine Cisterciense della Stretta Osservanza (O.C.S.O.)
Quello che colpisce con l’entrata in scena del testamento spirituale di Christian de Chergé è il suo titolo : « Quando un AD-DIO si profila » . Io credo di percepire un primo messaggio in questo titolo, che mi parla di un Dio senza volto… Sì, intendo questo nella frase « Quando un AD-DIO si profila », per stupefacente che possa sembrare. Ma cosa c’entra questo « Dio senza volto» nel titolo del testamento spirituale di Christian de Chergé ? Come lo vedremo più avanti, si tratta, per lui, di vedere i suoi fratelli musulmani con lo « sguardo del Padre », verso la fine del testo. … Ma all’inizio del suo testamento, intende la sua dipartita dal mondo dei viventi. E’ come uno di loro, non vede ancora con lo sguardo del Padre, è nell’angoscia umana, naturale : è davanti ad un Dio senza volto.
« Le pardon de Christian n'est pas un achèvement, mais un nouveau départ : un appel à la paix. »
HUBERT DE CHERGÉ
J'ai une pensée toute particulière pour le Noël vécu par mon frère Christian et les moines de Tibhirine, trois ans avant leur enlèvement. C'était par un crépuscule d'hiver, dans un climat de violence, le pays était partagé entre les frères de la montagne - les islamistes, particulièrement le GIA -, et les frères de la plaine - l'armée régulière algérienne. A la tête d'un commando, le chef islamiste Sayah Attia était venu cogner à la porte du monastère, demandant à parler au « pape » du lieu. Il avait du sang sur les mains : quelques jours auparavant, à quatre kilomètres à vol d'oiseau de Tibhirine, il avait égorgé douze Croates chrétiens.